CONTRIBUTI SUGLI INTERESSI PER L’ACQUISTO DI BENI STRUMENTALI. MISURA ATTIVA FINO AD ESAURIMENTO FONDI
La misura Beni strumentali (detta “Nuova Sabatini“) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico per facilitare l’accesso al credito delle imprese e incidere maggiormente sulla capacità competitiva del sistema produttivo italiano. L’obiettivo è sostenere gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
Destinatari
Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
Settori ammessi
Tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione di:
Cosa finanzia
I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” nonché a software e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati.
Oggetto delle agevolazioni
Consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari di finanziamenti alle micro e PMI per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico a valere sugli interessi sugli stessi finanziamenti.
L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing).
Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:
L’ammontare del contributo è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “industria 4.0” possono beneficiare del contributo maggiorato del 30%.
La PMI presenta alla banca o all’intermediario finanziario (ad esempio, Artigiancassa ), assieme alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale.
La banca/intermediario finanziario verifica la regolarità formale e la completezza della documentazione trasmessa dalla PMI e trasmette al Ministero richiesta di prenotazione delle risorse. La banca, previa conferma da parte del Ministero della disponibilità, ha la facoltà di concedere il finanziamento alla PMI.
Tra gli Istituti Bancari che gestiscono questa misura agevolativa c’è Artigiancassa. Tramite il nostro Artigiancassa Point, (sede anche di un Confidi e della Confederazione Nazionale Artigiani- CNA), è possibile non solo approfondire i termini dell’agevolazione ma anche avviare l’iter per la presentazione della domanda.
Quanto alle risorse attualmente disponibili sul fondo, cliccando sull’immagine di seguito, si possono verificare sia le risorse impiegate sia l’ammontare residuo, che corrisponde al 25%.
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